
386 A chemin des Tamarins
97426 TROIS-BASSINS
Riunione
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97426 TROIS-BASSINS
Riunione
Chabottonnes
05260 Saint-Jean-Saint-Nicolas
Francia
Ferme de Conclois
21290 Bure-les-Templiers
Francia
Vi piacciono gli enigmi, i misteri e le storie? Le rocce incise del Parco Nazionale della Vanoise, i camini fatati, i ponti sospesi e le sculture anonime di pietre vi stupiranno. In questa terra inospitale e misteriosa, un'epoca passata vibra ancora nella pietra e nella memoria dell'umanità.
Lasciatevi sorprendere dall'enigmatica natura del Parco Nazionale della Vanoise! Gli elementi hanno scolpito la pietra formando una geologia complessa e una varietà di paesaggi unici e imponenti. Qui, vi imbatterete in crateri nel terreno che sono in realtà stati generati dalla dissoluzione del gesso. Inoltre, apprezzerete le intense sfumature rosse delle rocce che hanno dato il nome al "Col rouge". Verso Plan du Lac, vedrete sicuramente il misterioso "occhio" formatosi sulla parete sud della Grande Casse.
In questa terra arida, anche gli esseri umani hanno scolpito la pietra. Numerose incisioni rupestri testimoniano una presenza già nel Neolitico. Queste vestigia non hanno ancora finito di svelare i loro segreti agli archeologi che li studiano e agli escursionisti che giungono fin qui per scoprirli.
Valanghe, inondazioni, cadute... Le montagne sono un ambiente rigido. Le storie senza tempo che sono state create per allontanare la paura che suscitano, vengono ancora tramandate. Accompagnatori, guide, custodi dei rifugi e abitanti conoscono tutte le storie della Vanoise. Vi racconteranno le storie delle mandrie fantasma o del Ponte del Diavolo... Immergetevi nella vita e nella cultura straordinariamente ricche di questa comunità alpina!
Il Pierre aux pieds è la più imponente delle rocce incise dell'Alta Moriana. Classificato come monumento storico nel 1911, questo blocco di scisto lucido conta 82 impronte scavate nello scisto, di cui 33 doppie e circa 50 cavità singole. Si ritiene che queste incisioni siano state fatte tra il 1800 e il 15 A.C., prima che altre iscrizioni, tra cui una spada, venissero aggiunte in seguito. Si tratta del culto delle vette o di una pratica votiva? Il mistero della loro origine rimane.
Si dice che il ponte di Croé-Vie, o "cattiva strada" in patois, risalga al XVII secolo. Costruito in mezzo alla montagna, arroccato sul tumultuoso Doron, con la sua strada asfaltata e i suoi parapetti, testimonia l'importanza strategica di questo passaggio. Salendo verso i rifugi dell'Arpont o della Vanoise, si cammina sulle orme dei venditori ambulanti di questa antica "via del sale e del formaggio" che conduceva alle Saline Reali di Moûtiers e ai produttori di formaggi della Val-Cenis Termignon e delle spezie d'Italia.
Salendo dal Pont de la Pêche, vicino al rifugio Péclet-Polset, si trova l’incredibile piano delle sculture di pietra. Quasi cento sculture si ergono su questo sito, conferendo un carattere immortale alla montagna. Qui la solidarietà è il modo migliore per affrontare un ambiente a volte ostile: queste sculture attendono gli escursionisti e tracciano il percorso quando diventa particolarmente incerto. Lasciatevi conquistare dall'atmosfera di questa silenziosa assemblea, una sorta di Land art spontanea.